Tai Chi il potere della Quiete

Chen Style

In Cina, in ambito medico si crede che seguendo un allenamento regolare e sviluppando il fisico e i muscoli, si possa ledere al proprio sistema circolatorio.
 
Di conseguenza il cuore e la circolazione sanguigna ne risentirebbero, incidendo sulle aspettative di vita.
Al contrario, quando si praticano assiduamente esercizi lenti e morbidi, il sistema circolatorio si fortifica e l’aspettativa di vita si allunga.
 
È per questo che la gente che pratica Tai Chi tende a vivere più a lungo.
Se si pensa al regno animale, la tigre o il leone possiedono una forza spettacolare, ma non possono vivere a lungo; L’elefante e la tartaruga, che invece si muovono più lentamente, vivono anche più di cent’anni.
Si pensi anche alle differenze tra il regno animale e quello vegetale: quanto tempo riesce a vivere un albero?
Esistono piante che vivono anche più di 1000 anni.
 
Per tornare al tema degli sport, la maggior parte della gente non capisce e pensa che più ci si muove, quindi più alta è la velocità, meglio è; come nel correre una maratona, e questo genere di cose molto faticose.
È per questo che in Cina, dall’antichità fino ai giorni nostri, ci si chiede se il miglior esercizio sia muoversi o restare immobili, nell’eterno conflitto tra il movimento e la quiete.

Nel Taijiquan stile Chen ci sono entrambi gli aspetti infatti si ricerca la fermezza nel movimento, fermi nel movimento, ma mobili attraverso i movimenti guidati dal centro (Dan Tian), apportando numerosi benefici per la salute.
 

Nell’immagine qui sopra, lo Zhang Zhuang Gong esercizio che facciamo sempre nelle nostre lezioni, consiste nello stare immobile come un albero, ma in movimento internamente  come le nuvole e l’acqua.
Per sviluppare forza, elasticità e buona postura.

Il Taijiquan è per tutti ma non è per Tutti

il Taijiquan è per tutti, ma non è per tutti!
Quello che sembra una contraddizione in verità lo è.
In realtà la pratica del Taijiquan è piena di contraddizioni “Azione senza Azione”, “Pieno ma Vuoto”, “Forte ma non Duro”, “Rilassato ma non Debole”, “Calmo ma non Pavido”, ecc..
Questo è il Taijiquan concetti che apparentemente per il nostro modo di pensare non hanno nulla in comune, ma che in realtà coesistono, come indica l’immagine del Tao, non c’è yang senza yin e yin senza yang.

Anche la parola Taijiquan è una contraddizione, Taiji è un concetto filosofico che richiama l’idea di pace, di armonia e di vita; mentre quan sta per “pugno” cioè potenza, marzialità e violenza.

Anche la storia del suo sviluppo è una contraddizione: da quell’arte marziale nobile, difficilissima e riservata a pochissimi ad una disciplina della salute per chiunque, anche per i malati.
Quindi, anche i praticanti stessi sono una contraddizione, perché alcuni lo praticano perché è arte marziale, altri lo praticano proprio perché non lo è, perché ognuno trova nella pratica del Taijiquan quello che cerca.

Da qui ci colleghiamo al concetto iniziale “il Taijiquan è per tutti, ma non è per tutti!”.
Chiunque resta affascinato da queste nozioni contraddittorie, dall’esecuzione di una forma bene eseguita, da alcune abilità particolari che si acquisiscono dalla pratica del Taijiquan, si intuisce anche se non lo si praticherà che è un ottima disciplina per mantenere il corpo e la mente in salute, ma nonostante tutto molti abbandonano presto la pratica o decidono di fare altre attività sportive che spesso fanno più male che bene.

Ma perchè succede questo?
Perché la gente non è pronta, perché ha bisogno di provare fatica nello sport che fa, ha bisogno del vecchio gruppo di amici per stare bene, perché ha paura del cambiamento, perché ha bisogno di altre cose.

Per cambiare e smettere di fare fatica fisica tipica di alcune attività sportive, devi dire basta mi sono stufato, devo dire io non voglio più logorare il mio corpo, non voglio più infortunarmi, non voglio più farmi male.

Solo quando arrivi a questi pensieri  cambi, sennò non cambi, sennò puoi fare Taijiquan per un po ma poi smetti perché non sei pronto, ed è giusto che ognuno faccia quello che si sente di fare, perché ciascun percorso è assolutamente rispettabile.

D’altronde non si può andare subito all’università prima bisogna fare le elementari, poi le medie, ecc.. non si può fare subito l’università, perché bisogna fare esperienza di quello che c’è prima per capire quello che viene dopo.

Il Taijiquan è uno strumento per conoscere meglio se stessi e Il Taijiquan è uno strumento preferenziale per questo scopo, perché utilizza il corpo come strumento, perché corpo e mente sono una cosa sola, come da sempre la cultura cinese ci dice.

Non si chiede all’oste se il vino è buono, ma io consiglio di vedere, di provare quello che facciamo noi nel Taijiquan stile Chen, e se vi interessa di farlo, ma nel rispetto di seguire quello che voi sentite, perché quello è importante, non fare la cosa migliore.

Pillola Rossa o Pillola Blu

?Nel mondo del fitness e del benessere nascono come funghi nuove metodologie di allenamento ibride che sono un mix di più discipline, tra cui anche il Taiji.
Ed è tutto molto bello che alcuni elementi di Taiji abbiano contribuito a creare nuove discipline, però “Diamo a Cesare quello che è di Cesare”.

Oggi un amico, con aria convinta e saputella, mi ha detto:
“Sveglia! devi adeguarti ai tempi, perché oggi il segreto del successo è fare i mix, così uno pratica più discipline facendone una sola, ottenendo di più rispetto a praticarne una sola”

?Niente di più sbagliato! perché non pensate praticando queste discipline nate ieri, di fare Taiji perché quello che fate non centra nulla con il Taiji.

☯Il Taijiquan stile Chen lo stile più antico di questa disciplina, nacque alla fine del 500, ed è arrivato a noi con tutta la sua essenza, tale da essere considerato patrimonio dell’umanità.

Che cos’è il taijiquan stile Chen?

✔Non è solo una ginnastica dolce, ma qualcosa di molto di più perché si lavora sull’energia.

✔Un metodo per sviluppare benessere diffuso a corpo e mente.
Ma anche per rendere il corpo flessibile e per preservarlo nel tempo.

✔È una meditazione in movimento, perché si ricerca sempre all’interno di noi.

✔È un modo per vivere meglio, perché i principi del Taijiquan funzionano anche come stile di vita per farsi rispettare senza apparire violenti, il cosiddetto comportamento assertivo.

✔E sorpresa è anche una temibile arte marziale, perché i principi di movimento che fanno tanto bene alla salute, funzionano egregiamente anche dal punto di vista marziale, perché il Taijiquan è un’arte marziale, che permette di spostare 100kg con 4 libbre, come dicono i classici.

✔Ma è anche molto di più di tutto questo, perché poi ognuno trova nella sua pratica la propria dimensione e le proprie risposte, senza bisogno di interpellare falsi guru spirituali che ci illuminino la via.

?Unica pecca, ma anche la sua fortuna non è adatto per le persone superficiali e poco pazienti.

☯Questa è la via del Taijiquan stile Chen e nessun altra disciplina vi può far ottenere tutto questo.

Pillola rossa o pillola blu …. ?

➡Pillola azzurra: fine della storia, domani ti risveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai, e andrai a praticare l’ultimo sistema nato ieri: Tai-gag-fit-music-yo

➡Pillola rossa: Richiedi una Lezione Introduttiva Omaggio e vedrai quant’è profondo, incredibile e appagante il Taijiquan stile Chen, https://taichi.tregemme.it/

L’elasticità nel Taijiquan

Le articolazioni e i muscoli tendono a divenire più rigidi con l’invecchiamento, con l’inattività, con attività sportive fatte nel modo sbagliato, ma anche stress mentali possono esserne la causa.

Il Neigong dell’elasticità del Taijiquan stile Chen, tramite l’intenzione della mente (Yi), dirige l’energia (Qi), che muove il corpo (Li) per ridare consapevolezza e mobilità/elasticità al corpo.
Come un vecchio elastico logoro e rigido lasciato alle intemperie, con la pratica del Neigong del Taijiquan stile Chen, a poco a poco torna ad essere elastico come appena comprato.

Guarda la VideoTestimonianza

L’Intenzione nel Tai Chi e nella Vita

 L’importanza dell’INTENZIONE, Una delle cose che maggiormente ci priva dell’abilità di riuscire in quello che facciamo è la nostra incapacità di credere in un ideale e perciò di non riuscire a focalizzarci su di esso e perseguirlo, con la conseguente tendenza a disperdere continuamente l’attenzione e i pensieri, a rimanere in balìa delle emozioni e soprattutto di tutti i nostri eterni dubbi.

La probabilità di riuscire in un progetto  è direttamente  proporzionale alla nostra fede: si affievolisce in sua assenza, mentre si rafforza e incrementa fintanto che l’ideale in cui crediamo rimane in piedi, nonostante tutti i possibili tentativi della realtà di metterlo in discussione.

Anche l’abitudine comune di “vivere” nel passato, ci sposta la nostra energia dal presente e ci “scarica” di intenzione.

Allenare l’intenzione è un toccasana per la nostra vita.

Nel Taijiquan o Tai Chi dello stile Chen, allenare l’Intenzione è una parte fondamentale dell’allenamento.

Infatti tutti movimenti si basano su   L’intenzione (Yi), dirige l’energia (Qi), che muove il corpo (Li)