
Il concetto di Yin e Yang è forse il principio basilare nella visione del mondo cinese.
Da un punto di vista filosofico, lo yin e yang rappresentano la teoria della dualità.
Questo concetto è utilizzato come mezzo per comprendere la natura e la composizione di ogni cosa nell’universo, esaminata come coppia di opposti interagenti.
Lo Yin è visto come uno stato passivo, negativo che è associato alla femminilità, al freddo, all’oscurità, alla quiete, alla notte e all’inverno.
Lo yang è considerato uno stato attivo, positivo, associato alla mascolinità, al calore, alla luce, alla vitalità, al giorno e all’estate.
Il fatto che una cosa sia da considerarsi yin o yang è legato al suo ruolo in relazione alle altre cose, piuttosto che a una relazione intrinseca.
Perciò la relazione in una coppia yin-yang non è statica, ma è vista come un cerchio continuo nel quale ciascuno tende a divenire dominante o ricettivo a sua volta.
La notte segue il giorno, l’inverno segue l’estate, la luna comincia a calare quando raggiunge la sua pienezza e quando il corso di un evento sta per raggiungere il suo punto massimo evolverà nel suo lato opposto.
Lo Yin e lo Yang nel Taijiquan
Senza una chiara comprensione dei principi del Taiji, il praticante può solo imitare superficialmente i movimenti.
Infatti la forma può venire a rappresentare poco più che una ginnastica ritmica morbida facendo raggiungere solo una piccola parte dei possibili benefici di salute e marziali derivanti da una pratica corretta.
In tutta la pratica del Taijiquan i principi sono multi-dimensionali e frequentemente si sovrappongono tra di loro.
Si integrano gli aspetti interni del corpo, il sistema esterno dei muscoli, ossa, legamenti, utilizzando la mente come cemento che li lega insieme.




